Green Economy e Diritto Penale. I rischi per le imprese

Green Economy e Diritto Penale. I rischi per le imprese
Stefano Pipitone

Norme ambientali. Rischiano il processo penale le imprese. La Green economy impatta sul sistema di diritto penale italiano

La transizione verso un’economia sostenibile è una sfida globale, ma anche un’opportunità per le imprese. Allo stesso tempo, nasconde un lato oscuro, a cui bisogna prestare grande attenzione.
Le aziende che non rispettano le norme ambientali rischiano di incorrere in gravi conseguenze penali. Da dieci anni in Italia la normativa in tema di ambiente ha registrato una progressiva stretta contro gli autori dei reati ambientali.
Quando i reati vengono commessi nell’ambio di una attività aziendale i rischi si estendono all’impresa, con sanzioni pecuniarie salate e misure interdittive che possono mettere in ginocchio l’operatività dell’azienda.

Quali sono i principali reati ambientali?

  • Gestione dei rifiuti non autorizzata e Discariche abusive: lo smaltimento illecito di rifiuti è uno dei reati ambientali più comuni, (art. 256 T.U.A.)
  • Inquinamento ambientale: la compromissione o il deterioramento significativi e misurabili delle acque, aria, suolo e sottosuolo ovvero di un ecosistema o biodiversità sono reati puniti dal codice penale, (art. 452bis c.p.)
  • Traffico illecito di rifiuti: il commercio illegale di rifiuti speciali è un reato grave che può avere ripercussioni sull’ambiente e sulla salute umana, (art. 259 T.U.A.)
  • Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti: chiunque alleste mezzi, attività coordinate finalizzate alla gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti realizza una condotta punita dal codice penale all’art. 453 quaterdecies c.p.
    Il reato ha conseguenze anche in termini di richiesta di iscrizione in White List. Il reato in esame è stato infatti considerato un “reato-spia”, a fronte del quale il Prefetto deve emettere interdittiva antimafia, (Consiglio di Stato, sent. n. 491 del 2023)
  • Disastro ambientale: l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema o l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto configura il reato previsto dall’art. 452 quater c.p.

Quali sono le conseguenze penali?

Le pene per i reati ambientali possono essere molto severe e includere:

  • Arresto e Reclusione: per le persone fisiche
  • Sanzioni pecuniarie da € 250,00 a € 1.500.000,00: per le persone giuridiche
  • Revoca delle autorizzazioni ambientali e/o interdizione dalla contrattazione con la P.A. 
  • Confisca dei beni: dei beni utilizzati per commettere il reato e del profitto o prodotto del reato
  • Pubblicazione della sentenza: a spese del condannato

Come prevenire i reati ambientali?

  • Conoscere la normativa: è fondamentale conoscere le leggi e i regolamenti in materia ambientale, in continua evoluzione.
  • Adottare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo d.lgs. 231/01 e nominare un Organismo di Vigilanza 231: l’adozione efficace di un MOG 231 e l’istituzione di un ODV servono ad escludere la responsabilità dell’impresa in caso di commissione di reati ad opera di dipendenti o apicali.
  • Adottare sistemi di gestione ambientale: Implementare sistemi di gestione ambientale certificati, come la ISO 14001, può aiutare a prevenire i reati ed migliorare l’organizzazione aziendale.
  • Formare il personale: è importante formare il personale sulle tematiche ambientali e sulle procedure da seguire.

In conclusione, il rispetto delle norme ambientali è non solo un obbligo legale, ma anche una scelta strategica per le imprese.

Prevenire i reati ambientali significa tutelare l’ambiente, la propria reputazione e il futuro dell’azienda, mettendola al riparo da pericolosi procedimenti penali e relative sanzioni/interdizioni o commissariamenti.

Per maggiori chiarimenti è possibile scrivere una email all’indirizzo info@stefanopipitone.eu